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ANTICA DOLCERIA RIZZAQuando nel 1923 don Emanuele Rizza, detto Neli, aprì una latteria nel cuore della nostra città, al civico 28 di Corso Umberto I, non avrebbe mai immaginato che quel luogo sarebbe divenuto per i modicani un punto di riferimento obbligato in fatto di cioccolato di Modica e gelati artigianali.
Don Neli, infatti, è stato il capostipite di una
famiglia entrata nella storia delle tradizioni dolciarie
locali. Cominciò a lavorare come lattaio e per diversi
anni, ogni giorno alla spuntar del sole, si recava insieme
Peppino nelle campagne medicane per rifornirsi del latte
appena munto; poi, tornato alla propria latteria, lo
imbottigliava e lo rivendeva. L’attività rendeva bene e
con il tempo la rivendita si ingrandì, e grazie al figlio
Peppino, un vero e proprio pioniere
che con la sua dedizione per i suoi gelati e il cioccolato
di Modica, divenne una vera e propria “Fucina”,
un punto d’incontro per la gente della bella èpoque e non
solo.
Il procedimento generale delle sue lavorazione era noto a tutti, ma gli ingredienti, il loro dosaggio e la lavorazione erano noti solo a pochi. È da quei segreti che dipendevano la qualità e la bontà del prodotto. Nemmeno i suoi collaboratori più stretti conoscevano del tutto le sue ricette: l’artigianato non rivelò mai ad alcuno i dosaggi degli ingredienti. Che dire della sua produzione del tradizionale Cioccolato modicano: dal suo laboratorio si sfornavano centinaia e centinaia di tavolette (alla vaniglia, alla cannella, al peperoncino, alla carruba e perfino agli agrumi-profumi tipici della sua amata terra) pronte per essere mangiate a tocchetti o gustate nella “latteria” in fumanti cioccolate calde. Ma c’è di più: quel suo cioccolato di Modica e quei suoi gelati avevano un qualcosa di speciale, qualcosa che li differenziava dagli altri e questo valore aggiunto si può racchiudere in un’unica parola “Passione”; a tal punto da fare parlare scrittori di grossa fama come Gesulado Bufalino che in una delle sue lettere scriveva: <<…Ce ne volevano di granite per impietosire l’estate, Cecilia, che aveva ripudiato la Coca Cola, faceva alt. Ogni volta prima di partire per la marina, alla pasticceria Rizza, aspirava con la cannuccia l’elisire gelato, dipingendosi in viso d’una delizia quasi impudica>> Ancora oggi, dopo 70 anni, la tradizione continua grazie alla dedizione dei figli e del nipote Giuseppe (la quarta generazione) che con l’”Antica Dolceria Rizza” produce il suo cioccolato di Modica alla stessa maniera di una volta, invariato negli ingredienti e nella certosina sapienza, passione e amore, materie prime naturali e di primissima scelta, controllando la propria produzione con rigore, secondo le normative vigenti. |
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